Il 2023 è stato segnato da un’evoluzione delle preferenze e dei comportamenti del pubblico. Per rimanere al passo con queste mutevoli aspettative, si è assistito ad un adeguamento delle strategie di contenuto.
Scopriamo quali sono i 5 trend dei contenuti di quest’anno: dai contenuti video al ruolo sempre più significativo dei nano e micro influencer, dall’importanza crescente dei contenuti generati dagli utenti alla centralità del content marketing personalizzato, fino alla rilevanza della sostenibilità.
Cosa ci si può aspettare da queste tendenze? Come le aziende possano sfruttarle a proprio vantaggio per rimanere competitive e soddisfare un pubblico sempre più esigente?
1. Contenuti video
I contenuti video continuano ad essere la tendenza predominante per tutto il 2023. L’audiovisivo, a differenza del testo o delle immagini, è una forma di intrattenimento più coinvolgente e condivisibile. Un numero sempre maggiore di aziende sta investendo su questa tipologia di contenuti, al fine di catturare l’attenzione e raggiungere un pubblico più ampio.
I contenuti audiovisivi hanno il 60% in più di possibilità di essere condivisi sui social media rispetto ad altri formati, grazie alla loro capacità di emozionare di più e di trasmettere un gran numero di informazioni in brevissimo tempo. Inoltre, l’interattività dei video determina un maggiore coinvolgimento, promuovendo la partecipazione attiva degli utenti.
Data l’enorme quantità di informazioni a cui le persone sono esposte quotidianamente, la durata media della loro attenzione ha subito una significativa contrazione. Questo cambiamento ha aperto la strada all’ascesa dei video brevi e di alta qualità come formato di tendenza per comunicare sui social network, con TikTok che rappresenta la piattaforma principale di riferimento.
Prendendo spunto dall’enorme successo di TikTok, sia Instagram che YouTube hanno introdotto rispettivamente i “Reel” e gli “Shorts”. Questi strumenti si ispirano all’idea di contenuti video brevi e in formato verticale, che riflette pienamente il cambiamento delle preferenze del pubblico.
2. Nano e micro influencer
Esistono diversi tipi di influencer, dalle celebrity con milioni di seguaci fino ai nano influencer con poche migliaia di follower. Mentre nei casi delle celebrità i tassi di coinvolgimento diminuiscono con l’aumentare dei follower, per la maggior parte dei nano e micro influencer, avviene esattamente il contrario. Inoltre, oltre al coinvolgimento diretto, questi influencer di dimensioni ridotte mostrano tassi di conversione migliori, il che li rende particolarmente adatti per le strategie di influencer marketing..
Fino a poco tempo fa, i brand puntavano prevalentemente sui macro influencer, ossia figure con un vasto numero di follower. Tuttavia, oggi sono i nano e micro influencer ad essere i più ambiti. Questi influencer di nicchia sono in genere seguiti da una community affiatata: i primi contano meno di 10.000 follower, mentre i secondi hanno un seguito che oscilla tra 10.000 e 50.000 follower.
Qual è la ragione dietro questo cambio di direzione? La risposta risiede nell’importanza dell’autenticità, che rappresenta la base per una presenza digitale credibile. Per questo motivo, i micro influencer sono diventati figure cardine nelle strategie di social media marketing del 2023.
3. User Generated Content
L’avvento delle piattaforme digitali ha radicalmente trasformato il ruolo degli utenti che da semplici spettatori passivi sono diventati protagonisti attivi, assumendo il ruolo di prosumer, cioè di individui in grado di esercitare un’influenza.
Gli UGC (User Generated Content) sono contenuti creati dagli utenti in formati diversi (foto, video, commenti o recensioni). La creazione di questi materiali attribuisce un senso di importanza e appartenenza a coloro che li producono e, al tempo stesso, rappresentano un’autentica testimonianza sociale. La maggior parte degli UGC è prodotta dai clienti e dai sostenitori del marchio, su sollecitazione del brand stesso o in modo spontaneo.
I contenuti generati dagli utenti possono apportare numerosi vantaggi se inseriti in una strategia di marketing:
- aumentare la visibilità di un contenuto;
- generare l’interazione degli utenti;
- accrescere l’awareness;
- fare employer branding;
- incrementare la fiducia del marchio;
- migliorare la reputazione aziendale.
I consumatori di oggi si fidano maggiormente dei contenuti non sponsorizzati. In questo contesto, gli User Generated Content rappresentano un’opportunità per le imprese per creare un legame più autentico e profondo con il proprio target.
4. Personalizzazione
Un altro trend di spicco per il 2023 è il content marketing personalizzato. Personalizzare i contenuti in base alle preferenze e ai comportamenti del pubblico permette di creare relazioni più solide e durature.
La personalizzazione può manifestarsi in diverse forme, dalle raccomandazioni su prodotti e servizi su misura alle offerte specifiche per posizione geografica, fino ai contenuti interattivi. Il risultato è la creazione di un rapporto unico tra il marchio e i propri clienti, che contribuisce a migliorare la fedeltà e la reputazione del brand.
Per agire in questo senso è necessario mettere a punto strategie di raccolta e analisi dei dati relative ai comportamenti di acquisto, al sentiment, alle informazioni demografiche e alle preferenze dei consumatori. Questo approccio è noto come marketing data-driven ed è utile per:
- segmentare il pubblico in modo più efficace;
- rafforzare la fedeltà dei clienti;
- favorire un sentimento di affinità con il brand.
Creare contenuti personalizzati e su misura per il target di riferimento fa sentire il pubblico ascoltato e compreso, non un semplice bersaglio da colpire. La persona si sente così al centro, avendo la possibilità di vivere un’esperienza straordinaria ogni volta che entra in contatto con il brand.
5. Sostenibilità
I contenuti che affrontano tematiche legate alla sostenibilità stanno guadagnando un crescente apprezzamento, soprattutto tra le generazioni più giovani. L’attivismo aziendale è diventato un elemento centrale nelle loro considerazioni quando sono chiamate a scegliere un brand.
TikTok rappresenta la principale piattaforma di discussione sui temi legati alla sostenibilità. Per le aziende, comunicare gli obiettivi e le iniziative in questo ambito rappresenta una sfida complessa: il principale rischio è quello di perdere credibilità, trasmettendo un’immagine positiva non realistica (greenwhasing). Per avere successo su TikTok è fondamentale essere spontanei, trasparenti e credibili, offrendo al tempo stesso intrattenimento.
L’hashtag EcoTok ha accumulato oltre 458,7 milioni di visualizzazioni, dimostrando chiaramente quanto gli utenti siano interessati alle tematiche green. Il 63% di chi segue l’hashtag su TikTok lo fa per informarsi e per apprendere cose nuove in modo divertente.
La sostenibilità è diventata un tema talmente centrale nell’immaginario collettivo da dare vita, su TikTok, a una vera e propria comunità di EcoToker, ovvero utenti altamente coinvolti nella causa. Alcune percentuali mostrano come questi si muovano all’interno della community:
- Il 27% condivide consigli e pratiche fai da te legate alla sostenibilità, promuovendo uno stile di vita eco-friendly;
- il 26% scopre marchi e prodotti attenti alla sostenibilità;
- il 24% apprende, attraverso i contenuti del brand, quale sia l’impatto del marchio stesso sull’ambiente.
Il crescente interesse tra le generazioni più giovani per i contenuti legati alla sostenibilità ha reso l’attivismo aziendale un elemento cruciale nelle loro decisioni di acquisto. Questo fenomeno anticipa un futuro in cui il benessere del pianeta e della società sarà un criterio determinante nelle scelte dei consumatori.
Vuoi restare aggiornato sui trend in ambito marketing e comunicazione?
Iscriviti alla nostra newsletter