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Quanto vale il mercato degli e-commerce in Italia?

Il mercato dell’e-commerce si rivela come un elemento fondamentale per la crescita economica italiana. Questo modello di vendita in Italia copre il primo posto tra le 99 differenti attività economiche per incidenza sul fatturato complessivo del settore privato.

Tra il 2019 e il 2021, il mercato online è aumentato del 28% passando da 31,4 a 40,2 miliardi in soli due anni, gli acquirenti sul web si sono moltiplicati rispetto al periodo pre-pandemia. Questa tipologia di acquisti, ha permesso una continuità dei servizi durante il lockdown, infatti le aziende sono riuscite a captare le potenzialità, investendo fin da subito nel settore.

E-commerce: un mercato ancora in crescita

Il valore del digital retail è caratterizzato da due macro-aggregati tra cui le vendite online e i servizi a supporto delle attività di e-commerce, per esempio la logistica, il packaging e i sistemi di pagamento. Nel 2020, le vendite online hanno raggiunto un fatturato di 41 miliardi di euro, concentrandosi prevalentemente nel nord-ovest, in particolare in Lombardia.

Tra i vantaggi principali emersi dalle ricerche effettuate dalle imprese, risulta che le vendite online hanno consentito agli operatori di instaurare un rapporto diretto con i clienti e di proporre un’esperienza più soddisfacente. Inoltre, l’utilizzo del canale online ha permesso una riduzione dei costi di gestione.

L’e-commerce del futuro deve soddisfare l’urgenza da parte dei consumatori di voler acquistare un determinato prodotto, le persone hanno sempre meno tempo e questo approccio impulsivo può essere sfruttato dalle imprese. L’integrazione, è un ulteriore elemento fondamentale, poiché aziende più piccole, usando il nome di altri brand più celebri, riescono a raggiungere un mercato più ampio. Infine, la personalizzazione è essenziale, la soluzione più idonea è comprendere quali siano le esigenze del consumatori e soddisfarle.

I trend per il futuro

Come sarà il futuro dell’e-commerce? Per poter fare delle ipotesi, è necessario prestare attenzione alle differenti tendenze, per ora l’andamento sembrerebbe focalizzato su:

  • presenza omnicanale: consiste nel decodificare le scelte d’acquisto del consumatore, per esempio non è raro che le persone decidano di cercare un prodotto online e successivamente di comprarlo in negozio o viceversa. I punti vendita che utilizzano 4 canali d’acquisto riescono a vendere in media il 9% in più rispetto alle attività che hanno usato un solo mezzo. Di conseguenza, maggiori sono i canali coinvolti, più alta è la possibilità che il valore medio dell’ordine si alzi;
  • social shopping: i venditori possono sfruttare tool online utili per attirare più compratori possibili, è fondamentale ideare una strategia di marketing indirizzata all’incremento delle vendite sui social, per esempio l’inserimento di un pulsante “compra” potrebbe facilitare e velocizzare l’operazione di acquisto, riducendo lo sforzo da parte del consumatore;
  • mobile shopping: i dispositivi mobili sono lo strumento principale per acquistare, infatti secondo le statistiche, il 70% delle visite ai siti web sono state effettuate tramite smartphone, di conseguenza ci si aspetta che questo trend cresca ulteriormente nei prossimi mesii;
  • vendite internazionali: un ulteriore tendenza rilevata riguarda il rinforzo dell’e-commerce a livello globale; infatti, sempre di più i compratori cercano prodotti al di fuori del proprio paese di origine, circa più della metà dei consumer ha riferito di aver acquistato da un rivenditore estero;
  • B2B: riguarda il marketing online da un’azienda all’altra, l’andamento è positivo per questo modello di business ed è prevista una costante crescita per il futuro, di conseguenza le aziende devono migliorare e semplificare il loro processo di acquisto. Sicuramente l’esperienza B2B è più complicata rispetto quella B2C, in questo è essenziale passare differenti passaggi.

Il futuro delle vendite è chiaramente online, supportato da un modello di business adatto alla trasformazione nella distribuzione e in campo digitale.

E-commerce: le caratteristiche che lo contraddistinguono

Le vendite online sono destinate a crescere sempre di più, seguendo il trend che già da anni le caratterizza. Quali sono gli elementi che contraddistinguono l’e-commerce e lo rendono così apprezzato dagli utenti? Le peculiarità più rilevanti sono:

  • user experience: la facilità d’uso delle pagine è fondamentale per ottenere un buon engagement, la riduzione dei click e aumentare la velocità di caricamento delle pagine può migliorare l’esperienza dell’utente;
  • mobile-friendly: i siti e-commerce non ottimizzati per la navigazione da mobile vengono penalizzati dagli utenti e dai motori di ricerca, e l’utilizzo di foto e video permette più interazione, coinvolgendo maggiormente l’internauta;
  • referral marketing: le recensioni di altri utenti potenziano sempre più la fiducia da parte dei consumatori; infatti, i giovani prendono decisioni ponderate a seguito di un’attenta ricerca e selezione;
  • wish list e trova nello shop: due elementi fondamentali per condividere la propria lista dei desideri sui social e per trovare nei negozi fisici quello che si sta cercando;
  • sicurezza e metodi di pagamento;
  • spedizione e reso: la maggior parte dei consumatori si è abituata a ricevere il proprio ordine in 24 ore, di conseguenza è necessario potenziare gli accordi con la logistica.

Infine, è indispensabile inserire opzioni di contatto come FAQ o chatbot: questi strumenti di customer care, permettono all’internauta di ottenere risposte ai dubbi.

 

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