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I Trend digital da tenere sotto controllo per il 2023

Se pensavamo di aver esaurito le sorprese con il 2022, il 2023 si preannuncia ancora più ricco di novità: del resto il dinamismo e la nascita di nuovi strumenti per misurare e comunicare fa parte del DNA del mondo digitale. In questa prospettiva, quali sono i trend da tenere sotto controllo per quest’anno? Scopriamole insieme.

L’Apocalisse dei cookie e l’importanza del tema privacy

Un primo argomento che sicuramente assillerà le aziende nel 2023 è la privacy: ci si porta questo tema dal 2022 in cui tra aggiornamenti della Normativa e la migrazione in Google Analytics4 i brand hanno avuto già del filo da torcere.

I consumatori, d’altra parte, sono sempre più attenti alla tutela della propria privacy mentre navigano online, e sono interessati a sapere come vengano utilizzati i propri dati. D’altra parte le aziende si sono adoperate per trovare delle soluzioni che permettessero di trovare un equilibrio tra quanto previsto dalla Legge (senza incorrere nelle sanzioni) e non perdere il valore immenso dei dati.

Strumenti in cloud nativi

Il 2023 sarà forse l’anno della svolta per la transizione digitale, un processo particolarmente complesso in Italia, dove molte aziende ancora non hanno compreso l’importanza dell’argomento e i vantaggi operativi che può portare.
I brand che invece hanno imparato ad apprezzare i vantaggi del digitale, si stanno impegnano nello sviluppare degli strumenti in cloud nativi, superando degli ostacoli strutturali come il tema della sicurezza (vedi sopra), delle risorse e delle competenze per poterli gestire, del costo e della manutenzione.

L’importanza di munirsi di un sistema di condivisione in cloud si intreccia con le mutate abitudini dei lavoratori, sempre più abituati a modalità ibride smart-working-in-presenza. È interessante notare come entro il 2023, secondo Gartner, il 75% delle organizzazioni che sfruttano i vantaggi del lavoro remoto o ibrido vedranno una crescita dei ricavi del 25% più rapida rispetto alla concorrenza.

BeReal e Twitter

Il mondo dei Social Media ha dato alla luce, anche quest’anno, una nuova piattaforma: se l’anno scorso si parlava di TikTok, oggi ormai ampiamente consolidata nel suo dominio in certi settori, oggi si parla di BeReal la piattaforma social che permette di interagire solo in maniera reale ed estemporanea. Niente perdite di tempo a scorrere la home, niente filtri, niente adv delle aziende (almeno per ora) sono alcuni degli ingredienti che hanno portato questa piattaforma ad essere la più scaricata del 2022 dall’Apple Store.

Per una piattaforma le cui quotazioni salgono, ce n’è una che invece ha un futuro incerto: Twitter, dopo che è stata comprata Elon Musk è andata incontro ad un periodo di forte crisi dovuta non solo alla forte personalità dell’imprenditore e alle sue decisioni spesso molto drastiche, ma anche per il suo desiderio di inserire la spunta blu a pagamento. Tantissimi brand e personaggi famosi hanno già abbandonato la piattaforma: il caso più eclatante è proprio quello di Apple che ha interrotto le proprie attività di pubblicità a pagamento all’interno della piattaforma.

Marketing sulle app di messaggistica

Dando per scontato che, ormai, la gran parte dei contenuti e delle pubblicità vengano fruite soprattutto da mobile, sono le app di messaggistica, soprattutto istantanea, tra le preferite degli utenti.

Come avevamo detto nel nostro articolo su WhatsApp Business, le applicazioni come questa stanno diventano uno strumento per poter interagire in maniera diretta con i propri clienti. Per le aziende si tratta di un momento di svolta perché è proprio in questi mesi che si segna il passo tra chi saprà rimanere al passo con i tempi – intercettando gli utenti dove vogliono parlare con loro – e quelli che invece rimarranno ancorati a modelli di business più remoti.

Sempre più video e contenuti visual

Da tempo si dice che “Video is the New Black” e nel 2023 questo trend sarà sicuramente riconfermato. Quello che si può affermare è che assiste ad una notevole diversificazione dei formati video non solo in base all’utilizzo ma anche al canale. In un’ottica di comunicazione omnicanale, i video possono essere uno strumento molto potente, purché siano adeguati al proprio target di riferimento: se qualche anno fa bastava pubblicare su Facebook il video di presentazione aziendale e fare una piccola campagna per vedere aumentare la fanbase, oggi è necessario realizzare un video ah hoc sulle caratteristiche, le abitudini e le aspettative degli utenti in un determinato canale.

 

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